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PICC-DVT: Get moving!



The peripherally inserted central catheter (PICC) is widely used in clinical practice due to the possibility of long indwelling time and ease of maintenance.

However, PICC-associated venous thromboembolism (VTE) is the most serious complication of PICC.


The incidence of thrombosis from PICC is variable (about 3.4%) and is particularly high in oncohaematological patients (up to 6%) and in critically ill patients (up to 14%).

PICC thrombosis has decreased over the years, mainly due to improvements related to the insertion technique.

The benefit of antithrombotic prophylaxis in patients with PICC does not appear defined and current guidelines do not recommend its routine use, although it appears reasonable in critically ill patients presenting an acceptable bleeding risk.


Guidelines recommend physical therapy to prevent VTE associated with PICC.

However, inconsistent results have been reported throughout the literature.


From a recent meta-analysis of eleven RCTs on about 2000 patients, it emerges that physical activity is associated with a 70% reduction in the risk of PICC-related DVT, confirmed by the increase in the maximum flow rate measured in the axillary vein.

This result was maintained even after the first month of implantation.


What is meant by exercise?


The patient was sent to do shoulder raises and elbow bends several times a day.

To make the exercise more effective, the exercise could be performed holding a ball to squeeze or a small weight in the hand.





PICC-DVT: muoviti!


Il catetere centrale inserito perifericamente (PICC) è ampiamente utilizzato nella pratica clinica a causa della possibilità di lungo tempo di permanenza e della facilità di manutenzione.

Tuttavia, il tromboembolismo venoso associato a PICC (TEV) è la complicanza più grave della PICC.


L’incidenza di trombosi da PICC è variabile (circa 3.4%) ed è particolarmente elevata nei pazienti oncoematologici (fino al 6%) e nei pazienti critici (fino al 14%).

Negli anni la trombosi da PICC si è ridotta, soprattutto per miglioramenti legati alla tecnica di inserzione.

Il beneficio della profilassi antitrombotica nei pazienti portatori di PICC non appare definito e le attuali linee guida non ne raccomandano l’utilizzo di routine, anche se appare ragionevole in pazienti con situazioni critiche che presentano un rischio di sanguinamento accettabile.



Le linee guida raccomandano la terapia fisica per prevenire il TEV associato a PICC.

Tuttavia, sono stati riportati risultati incoerenti in tutta la letteratura.


Da una recente metanalisi di undici RCT su circa 2000 pazienti, emerge come l’attività fisica si associa ad una riduzione del 70% del rischio di TVP correlata al PICC, confermato dall’aumento della velocità massima di flusso misurato nella vena ascellare. Questo risultato si manteneva anche dopo il primo mese dell’impianto.


Cosa si intende per esercizio fisico?


Il paziente era inviato a fare degli esercizi di sollevamento della spalla e dei piegamenti del gomito più volte al giorno.

Per rendere l’esercizio più efficace l’esercizio poteva essere eseguito tenendo in mano una pallina da stringere o un piccolo peso


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